STORIA DELL'AUTOMOBILE
Non c’è una data precisa che segna l’invenzione dell’auto, ma possiamo comunque collocarla alla fine dell’Ottocento.
Carro di Cugnot
Già però nel 1771 Nicolas Joseph Cugnot progettò un carro in grado di muoversi da solo, senza l’aiuto della trazione animale o del vento ( il famoso Carro di Cugnot, di cui una copia è esposta al Museo dell’Automobile di Torino). Infatti il termine “auto-mobile” significa “che si muove da sé”. Il carro aveva una velocità massima di 10km/h e un motore di circa 62.000cm3.
Carro di Cugnot
Già però nel 1771 Nicolas Joseph Cugnot progettò un carro in grado di muoversi da solo, senza l’aiuto della trazione animale o del vento ( il famoso Carro di Cugnot, di cui una copia è esposta al Museo dell’Automobile di Torino). Infatti il termine “auto-mobile” significa “che si muove da sé”. Il carro aveva una velocità massima di 10km/h e un motore di circa 62.000cm3.
Successive innovazioni:
- Nel 1828, grazie allo sviluppo dei mezzi di trasporto, le città di Londra e Bath furono le prime ad avere una rete di autobus
- Nel 1839 fu inventata la prima auto elettrica a batteria da Robert Anderson ad Aberdeen
- In Italia, nel 1864 Innocenzo Manzetti costruì la prima auto a vapore, in grado di circolare per le strade
- Nel 1876 Nikolaus Otto inventò il primo motore a combustione interna a quattro tempi
- Nel 1892 Rudolf Diesel inventò il primo motore diesel.
- Nel 1892 Rudolf Diesel inventò il primo motore diesel.
Karl Benz e Gottlieb Daimler
Ma gli avvenimenti principali della storia dell’automobile avvennero negli anni ’80 dell’Ottocento.
In questi anni si può segnare la nascita della vera automobile, con la costruzione delle prime fabbriche in Francia e Germania; in quest’ultima troviamo i padri dell’automobile: Karl Benz e Gottlieb Daimler.
Ma gli avvenimenti principali della storia dell’automobile avvennero negli anni ’80 dell’Ottocento.
In questi anni si può segnare la nascita della vera automobile, con la costruzione delle prime fabbriche in Francia e Germania; in quest’ultima troviamo i padri dell’automobile: Karl Benz e Gottlieb Daimler.
Karl Benz brevettò il primo veicolo con motore endotermico: il Benz Patent Motorwagen nel 1886, il quale aveva un motore di 954cm3 da 1cv.
Successivamente Daimler prese il motore brevettato da Benz e lo istallò su un veicolo a quattro ruote (Daimler Motor Carriage del 1886).
Grazie alla collaborazione tra Benz e Daimler nacque la Mercedes Benz nel 1926, in particolare dall’unione della Daimler (che chiamava le sue auto Mercedes) e della Benz & Cie.
Daimler agli inizi della sua carriera incontrò Wilhelm Maybach, i quali diventarono grandi amici e si aiutarono a vicenda nello sviluppo di nuove automobili.
Oggi la Maybach è un’importante casa automobilistica, acquisita dalla Mercedes, che produce berline extra-lusso da più di 600.000€ (Maybach 62) e concept car come la Maybach Exelero da 8.000.000€.
IL NOVECENTO
Nel Novecento ci fu il boom dell’automobile.
Con l’avvento della della società di massa, negli USA nacquero nuove politiche economiche di produzione: Fordismo e Taylorismo.
In particolare con il Fordismo, fondato da Henry Ford (fondatore dell’omonima casa), viene creato un nuovo sistema per vendere tutto ciò che si produce: egli aumentava la paga agli operai in modo che comprassero le auto Ford (nacque la Ford Model T nel 1907).
Nel Novecento ci fu il boom dell’automobile.
Con l’avvento della della società di massa, negli USA nacquero nuove politiche economiche di produzione: Fordismo e Taylorismo.
In particolare con il Fordismo, fondato da Henry Ford (fondatore dell’omonima casa), viene creato un nuovo sistema per vendere tutto ciò che si produce: egli aumentava la paga agli operai in modo che comprassero le auto Ford (nacque la Ford Model T nel 1907).
Sempre in quei anni negli USA, a causa del protezionismo, i trafficanti d’alcool, per cercare di sfuggire alla polizia, modificavano la propria auto per renderla più veloce e iniziarono a gareggiare nei circuiti ovali, per vedere chi aveva l’auto più veloce; queste auto erano chiamate Stock Cars. Nacque così nel 1948 la NASCAR (National Association for Stock Car Racing), uno dei più popolari sport d’America.
Il novecento: la FIAT
Con la prima Guerra Mondiale, molte case automobilistiche si svilupparono grazie alla guerra, come la FIAT, che entrò in guerra con una piccola fabbrichetta e uscì con la catena di montaggio.
Nacque nel 1899, fondata da un gruppo di investitori, tra cui Giovanni Agnelli.
La FIAT ha acquisito molte altre aziende come la Lancia nel 1968, la Ferrari nel 1969, l’Alfa Romeo nel 1986 e la Maserati nel 1993. Oggi è associata al gruppo Chrysler.
Con la prima Guerra Mondiale, molte case automobilistiche si svilupparono grazie alla guerra, come la FIAT, che entrò in guerra con una piccola fabbrichetta e uscì con la catena di montaggio.
Nacque nel 1899, fondata da un gruppo di investitori, tra cui Giovanni Agnelli.
La FIAT ha acquisito molte altre aziende come la Lancia nel 1968, la Ferrari nel 1969, l’Alfa Romeo nel 1986 e la Maserati nel 1993. Oggi è associata al gruppo Chrysler.
Il novecento: il dopoguerra
Durante l’ascesa delle dittature fasciste, l’Italia e la Germania furono le migliori investitrici nel campo dell’automobile. Infatti nacquero la FIAT Topolino nel 1936 e la Volkswagen Maggiolino, voluta per dotare tutti i tedeschi di un’automobile. Infatti Volkswagen significa “auto del popolo”.
In Germania crearono anche la prima rete autostradale.
Durante l’ascesa delle dittature fasciste, l’Italia e la Germania furono le migliori investitrici nel campo dell’automobile. Infatti nacquero la FIAT Topolino nel 1936 e la Volkswagen Maggiolino, voluta per dotare tutti i tedeschi di un’automobile. Infatti Volkswagen significa “auto del popolo”.
In Germania crearono anche la prima rete autostradale.
Il novecento: boom economico
Nel secondo dopoguerra la benzina era diventato il carburante più utilizzato e nel 1948 comparvero gli pneumatici.
Ci fu il grande boom economico (in Italia nacque la FIAT 500 nel 1957, una vera icona del made in Italy).
Gli altri stati principali in cui nasceva un’industria automobilistica con marchi famosi furono la Francia con Peugeot, Renault, Citroen e Bugatti con Ettore Bugatti (all’inizio la Bugatti era italiana, ma oggi, dopo un periodo difficile dopo la morte di Ettore è diventata francese. Oggi la Bugatti produce vere e proprie opere d’arte dal costo base di 1.200.000€ aventi motori quadriturbo W16 da oltre 1.001cv, che superano i 400km/h);
la Germania con Volkswagen, Mercedes Benz, BMW, Audi, Opel, Porsche e Trabant ( auto prodotta a Berlino est, che potevano comprare solo i cittadini di Berlino est);
l’Inghilterra con Jaguar, Mini, MG, Rover, TVR, Daimler, Austin Healy e Morris;
infine il Giappone e gli USA.
Nel secondo dopoguerra la benzina era diventato il carburante più utilizzato e nel 1948 comparvero gli pneumatici.
Ci fu il grande boom economico (in Italia nacque la FIAT 500 nel 1957, una vera icona del made in Italy).
Gli altri stati principali in cui nasceva un’industria automobilistica con marchi famosi furono la Francia con Peugeot, Renault, Citroen e Bugatti con Ettore Bugatti (all’inizio la Bugatti era italiana, ma oggi, dopo un periodo difficile dopo la morte di Ettore è diventata francese. Oggi la Bugatti produce vere e proprie opere d’arte dal costo base di 1.200.000€ aventi motori quadriturbo W16 da oltre 1.001cv, che superano i 400km/h);
la Germania con Volkswagen, Mercedes Benz, BMW, Audi, Opel, Porsche e Trabant ( auto prodotta a Berlino est, che potevano comprare solo i cittadini di Berlino est);
l’Inghilterra con Jaguar, Mini, MG, Rover, TVR, Daimler, Austin Healy e Morris;
infine il Giappone e gli USA.
Negli USA negli anni ’50-’60-’70 era nata l’era delle HOT ROD, una vera e propria moda, basata sulle Muscle Cars, grosse auto con enormi V8, che garantivano prestazioni eccezionali e che costavano poco, prodotte dalla Cadillac, Dodge, Chevrolet, Ford, Shelby (con Carroll Shelby), Mercury, Oldsmobile, Buick, Pontiac e Plymouth.
Tempi moderni
Al giorno d’oggi esistono migliaia di modelli, centinaia di case automobilistiche sparse in tutto il mondo, che creano auto sempre più belle, più potenti e più eleganti per soddisfare la clientela. Il continuo aumento del petrolio ha spinto le case automobilistiche a cercare nuovi carburanti, come l’idrogeno, il gas o vengono create auto ibride, aventi due motori, uno classico termico e un altro elettrico, in grado di ridurre le emissioni. Vengono sviluppati sofisticati sistemi come il KERS, cioè un sistema di recupero dell’energia cinetica in frenata. La ricerca della sublime bellezza e della perfezione fanno gola ai clienti più ricchi, i quali possono avere auto sempre più esclusive, dal costo di milioni di euro.
Al giorno d’oggi esistono migliaia di modelli, centinaia di case automobilistiche sparse in tutto il mondo, che creano auto sempre più belle, più potenti e più eleganti per soddisfare la clientela. Il continuo aumento del petrolio ha spinto le case automobilistiche a cercare nuovi carburanti, come l’idrogeno, il gas o vengono create auto ibride, aventi due motori, uno classico termico e un altro elettrico, in grado di ridurre le emissioni. Vengono sviluppati sofisticati sistemi come il KERS, cioè un sistema di recupero dell’energia cinetica in frenata. La ricerca della sublime bellezza e della perfezione fanno gola ai clienti più ricchi, i quali possono avere auto sempre più esclusive, dal costo di milioni di euro.